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Distanti ma Uniti: la formazione a distanza. Le sfide formative per erogare un corso webinar davvero efficace

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Nel corso dell’ultimo mese si è diffuso un trend comune a varie realtà formative, per cause di forza maggiore: la conversione dei corsi in aula in presenza, in formazioni erogate all’interno di classi virtuali. 

La classe virtuale consente di erogare corsi di formazione a lavoratori in Smart Working, ognuno connesso alla rete internet del proprio domicilio. Rispettando le indicazioni dell’ultimo DPCM, possiamo tutti trarre vantaggio dall’attuale stagnazione lavorativa: tempo e risorse mentali da dedicare ai corsi di formazione obbligatoria, di approfondimento su tematiche quali lo Smart Working oppure le corrette misure igienico sanitarie da adottare. 

Vi chiederete: quale è la differenza rispetto a un corso in aula?

  • In primis il metodo, ma non solo, come vedremo in seguito. Il formatore e i discenti sono connessi ciascuno alla rete internet del proprio domicilio. Chi eroga il corso, dovrà quindi considerare le diverse connessioni, al momento alcune deboli o sovraffollate in certe zone d’Italia. Ma come prevederlo? I contenuti formativi dovranno essere pensati per non caricare troppo eventuali connessioni deboli e per essere adattabili alle esigenze dei partecipanti. Meglio predisporre dei contenuti multimediali “extra” da fornire a fine corso per un approfondimento personale.
  • La puntualità di “ingresso” nella classe virtuale è importante, ancora più che durante un corso in aula, in modo da potere effettuare tutti assieme un paio di prove microfono ed iniziare in tempo il corso. 
  • La durata della formazione è da ripensare rispetto a un corso in aula, poiché durante la comunicazione a distanza il formatore può ricorrere limitatamente alla comunicazione paraverbale, fondamentale per veicolare un messaggio al meglio, catturare l’attenzione dei partecipanti e far sì che dei concetti rimangano impressi a distanza di tempo. Quindi un corso di 8 ore non potrà essere fruito in modo efficace a meno che non venga modulato in 2-3 sessioni da erogare a distanza di qualche giorno almeno. 
  • L’interazione è la chiave di volta di tutto il corso che deve essere strutturato in modo diverso: da progettare e poi ricercare in aula, lato formatore, continui momenti di interazione, feedback, sondaggio, domande e risposte. Per permettere un’interazione continua in parallelo all’erogazione del corso, è importante che ci siano almeno 1 o 2 moderatori ad affiancare il formatore. Possibilmente delle figure con un’esperienza pregressa di formazione digitale, in modo da non “fare sentire soli” i partecipanti al corso.

In conclusione: soltanto programmando la formazione a distanza pensata come tale e non come semplice replica di un corso di formazione in aula, potremo essere distanti ma uniti nella formazione!

Vi consigliamo di partecipare a un nostro Webinar gratuito per toccare con mano le potenzialità di questo strumento: il prossimo appuntamento è venerdì 3 aprile dalle 9:00 alle 13:00 per un approfondimento dedicato a come cambia il ruolo del responsabile della sicurezza ai tempi del Corona Virus. Per iscrivervi, scrivete a [email protected]

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