L’esposizione al calore sul lavoro  

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Secondo recenti stime, circa il 30% della popolazione mondiale è attualmente esposta a condizioni di caldo critiche per la salute per almeno 20 giorni all’anno. L’esposizione prolungata al calore è un importante fattore di rischio e può provocare una serie di effetti:

  • A breve termine: eritema solare, fotodermatosi, fotodermatiti, dermatiti foto allergiche da contatto
  • A lungo termine: cancerogenicità da radiazione solare, fotoinvecchiamento
  • Acuti e cronici agli occhi: foto congiuntivite, maculopatia fototossica

Lavorazioni outdoor

Il sito Worklimate fornisce previsioni sulla base di diversi scenari espositivi (ombra, sole, attività fisica intensa, attività fisica moderata) e prevede livelli di rischio:

  • Nessun rischio (verde)
  • Rischio basso (giallo): queste condizioni non vanno sottovalutate, soprattutto se ripetute e se richiedono l’uso di DPI impermeabili o indumenti da lavoro pesanti.
  • Rischio moderato (arancione): la sudorazione è elevata. Si consiglia un buon livello di idratazione e un aumento di pause in luoghi ombreggiati. Si può considerare di riprogrammare le attività lavorative più impegnative spostandole nei periodi più freschi della giornata.
  • Rischio alto (rosso): è una condizione critica per la salute. Privilegiare i periodi meno caldi della giornata. Incrementare le pause in luoghi ombreggiati o con aria condizionata dove sia possibile reidratarsi. L’elevato fabbisogno idrico può rendere necessaria anche l’assunzione di poco più di 1 litro di acqua durante le ore più calde. Il medico competente può prevedere anche una integrazione con sali minerali.

Come prevenire la disidratazione?

  • Pause frequenti in zone ombreggiate dov’è possibile reperire acqua fresca
  • Organizzazione efficiente dei turni di lavoro
  • Attenzione agli indumenti e ai DPI

Lavorazioni indoor

Negli ambienti di lavoro come uffici e attività commerciali, l’obiettivo è il comfort termico con condizioni vicine alla neutralità termica. Se la temperatura dell’aria è minore di 35 °C è sufficiente l’utilizzo di ventilatori, ma se la temperatura supera i 35°, è necessario l’uso di condizionatori per immettere aria fredda.

Per ridurre il calore proveniente dalle finestre si possono utilizzare schermi o pellicole che riflettono la radiazione infrarossa. Per ridurre il tasso di umidità e migliorare l’evaporazione del sudore del lavoratore, è necessario mantenere i pavimenti asciutti.

Se sono presenti macchinari o superfici calde:

  • Posizionare schermi protettivi fra il lavoratore e le sorgenti
  • Ridurre l’emissività della superficie calda della sorgente radiante rivestendola con materiale isolante

Valutazione del rischio

Per valutare quanto le condizioni dell’ambiente termico possono compromettere la salute dei lavoratori, si utilizza l’indice di calore, basato sulla lettura dei valori di temperatura e di umidità relativa. In base ai risultati si possono mettere in atto le opportune misure di prevenzione e protezione per le differenti categorie di lavoratori.

Per un monitoraggio più dettagliato è possibile effettuare la valutazione del rischio caldo utilizzando l’indicatore PHS (Predicted Heat Strain), il più accurato per effettuare valutazioni di impatto dello stress da caldo. Tiene in considerazione, oltre alle variabili microclimatiche rilevate, anche parametri specifici del soggetto: il metabolismo energetico, l’isolamento termico, la durata dell’attività, il peso, l’altezza, la capacità di ripristinare i liquidi persi con la sudorazione oltre che il livello di acclimatazione.

Pianificazione e risposta alle emergenze

È importante sviluppare, insieme al medico competente, un piano di sorveglianza delle malattie da calore e un piano risposta alle emergenze: cosa fare, come contattare i soccorsi, quali misure di pronto soccorso attuare in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

Nel caso di appalto di lavorazioni, i committenti devono coordinare e facilitare gli interventi di prevenzione e protezione per il rispetto delle misure sopra indicate. È importante che tutti i lavoratori comprendano a pieno gli effetti sulla salute dello stress da caldo e da esposizione a radiazione solare, i vari sintomi e come prevenirli e riconoscerli.

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