Approfondire un tema articolato come l’evoluzione della normativa Covid negli ambienti di lavoro è un’opportunità per mettere in fila tutti gli argomenti che da quasi 20 mesi hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere e di lavorare.
Non era un’impresa semplice, ma è stato questo il compito del Dott. Andrea Maffei, partner di Tharsos a capo del team di tecnici dedicati alla consulenza sul Covid-19, che ieri mattina ha parlato al secondo appuntamento del Master RSPP.
In quali ambiti sono stati coinvolti gli ambienti di lavoro?
Il Covid-19 ha condizionato profondamente le aziende e i lavoratori, chiamati, con un ritmo piuttosto incalzante, a redigere nuove procedure, modificare le proprie attività, organizzarsi per poter continuare a produrre beni o servizi.
Gli ambiti di intervento principali riguardano:
- I protocolli per la sicurezza
- Il Covid in azienda equiparato a malattia professionale
- Lo smart working
- La vaccinazione in azienda
- Nuovi layout per gli ambienti di lavoro
- Il green pass e l’estensione dell’obbligo in azienda
Facciamo il punto e cerchiamo di capire anche come la normativa Covid si andrà ad armonizzare all’interno della più generale normativa 81/08 sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Pensiamo alla possibilità del perdurare dello smart working, più volte raccomandato, o del rientro di tutti coloro che sono stati in modalità di lavoro agile per tutto questo tempo. Ci saranno inevitabilmente delle ripercussioni per i lavoratori (di carattere tecnico, pratico, ma anche emotivo) e per le aziende e a come provvedere alla riorganizzazione interna per rispettare i requisiti del distanziamento.
L’obbligo del Green pass per accedere ai luoghi di lavoro
Il tema più dibattuto e attuale di oggi rimane sicuramente l’obbligo che scatterà dal prossimo 15 ottobre di poter accedere ai luoghi di lavoro solo se muniti di Green pass.
Entro questa data i Datori di lavoro sono chiamati a:
- Definire le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione;
- Prevedere prioritariamente, ove possibile, che i controlli siano effettuati al momento dell’accesso
- Individuare con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento
- Trasmettere al Prefetto le eventuali contestazioni delle violazioni
Partono da qui le domande e i dubbi. Dovrà essere individuata una figura addetta anche al controllo delle Certificazioni Verdi dei lavoratori, pertanto potrebbe essere prevista una nuova mansione: tale figura dovrà essere informata e formata. Tale integrazione poi dovrà essere considerata nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e dovranno essere aggiornate le comunicazioni rispetto all’applicazione del DUVRI (art. 26).
La modalità di accesso dei lavoratori, interni ed esterni, verrà modificata e risulteranno da aggiornare le procedure interne legate alla gestione del Covid-19 all’interno degli ambienti di lavoro.
Rimane ancora aperto, invece, il dibattito su chi può effettuare la comunicazione al Prefetto, nel caso di controlli che evidenzino la mancanza della certificazione verde.
Rimanete aggiornati con le informative di Tharsos nella pagina dedicata al Covid del nostro sito e sui nostri canali social.