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La Direttiva macchine e lo sviluppo dei fascicoli tecnici

Direttiva macchine

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A marzo abbiamo tenuto il seminario sulla Direttiva macchine, approfondendo in particolare le modalità di sviluppo e composizione del fascicolo tecnico. Si tratta di un processo che coinvolge a più livelli l’intero settore manifatturiero e, dai feedback emersi a seguito del nostro evento, un tema che attira grande attenzione e numerose domande.

Riprendiamo così in mano l’argomento chiedendo al nostro esperto Antonio Manzoni qualche dritta su come strutturare il procedimento affinchè le macchine rispettino i requisiti essenziali, in materia di sicurezza, in fase di progettazione, fabbricazione, funzionamento, manutenzione e, infine, immissione sul mercato.

A chi si rivolge la Direttiva macchine?

Costruttori, importatori, commercianti, esperti di prevenzione della salute e sicurezza sul lavoro, ma non solo. Bisogna considerare quella fetta di mercato che noi definiamo “auto-costruttori” che possono essere più o meno coscienti di questo ruolo. Oltre alla produzione in serie, sono soggetti alla Direttiva anche chi costruisce prototipi o pezzi singoli o pezzi customizzati. Sono equiparati ai costruttori anche coloro che apportano modifiche a una macchina in uso oppure adeguamenti su macchine provenienti dall’estero.

Tharsos si occupa in modo esteso di consulenza sulla sicurezza delle macchine. Il lavoro di un consulente, molto spesso, consiste nel valutare le macchine che provengono da Paesi in cui la Direttiva non è applicata ed in cui i RES sono spesso affrontati con tecniche differenti a quelle codificate nelle norme armonizzate. Talvolta l’utilizzatore apporta modifiche sostanziali che richiedono la rimarcatura e quindi il processo ricomincia da capo. Come la macchina, anche la documentazione va completata per permettere che il fascicolo sia anch’esso adeguato alla modifica.

La Direttiva distingue il Fascicolo da redigere per le macchine (Fascicolo tecnico della costruzione) da quello per le quasi macchine, per cui serve una Documentazione Tecnica Pertinente. Le quasi macchine rispettano un numero limitato di requisiti di sicurezza, poiché gli altri sono demandati a quando sarà inserita o assemblata nella macchina vera e propria.

Come fare quindi per immettere una macchina sul mercato?

  • Il fabbricante effettua un’analisi dei rischi per individuare tutti quelli generati dalla macchina
  • Progetta e costruisce la macchina in funziona di tale analisi
  • Applica le procedure di certificazione previste dalla Direttiva
  • Redige la Dichiarazione CE di conformità
  • Apporta la marcatura CE

Si ottiene così la conformità alla Direttiva 2006/42/CE.

A cosa serve la certificazione della direttiva macchine?

  1. Dimostrare la conformità della macchina ai requisiti essenziali di sicurezza tramite il fascicolo tecnico della costruzione
  2. Garantire conformità della macchina ai RES tramite dichiarazione di conformità
  3. Evidenziare conformità della macchina tramite marcatura CE
  4. Informare l’utilizzatore della corretta gestione della macchina tramite il manuale d’uso e manutenzione

I RES (requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute) sono obiettivi attinenti la sicurezza degli operatori e delle persone esposte. Il fabbricante della macchina deve garantire che sia effettuata la valutazione dei rischi al fine di individuare i RES. In particolare deve:

  • Stabilire i limiti della macchina
  • Individuare i pericoli
  • Stimare/Valutare i rischi
  • Eliminare o ridurre ad un livello accettabile i rischi

Tharsos ha sviluppato una metodologia che si avvale anche di un software proprietario per la valutazione di ciascun RES così da poter predisporre in modo puntuale la documentazione necessaria al fascicolo. La sicurezza deve essere integrata nella funzionalità della macchina insieme agli altri due aspetti fondamentali di progettazione: la garanzia di ergonomicità e manutenibilità.

Cosa significa?

  1. Garantire la sicurezza di tutti coloro che interagiranno con la macchina durante il suo intero ciclo di vita
  2. Progettare e costruire la macchina in modo da evitare che possa essere utilizzata in modo anormale
  3. Completezza della macchina, pensata e fornita con tutte le attrezzature e gli accessori speciali necessari per il suo corretto impiego
  4. Assegnare al Manuale d’Istruzioni un ruolo strategico di mediazione

In questo contesto, come si inserisce il fascicolo tecnico?

Scopo del fascicolo tecnico è:

  • Documentare il livello di sicurezza della macchina
  • Dimostrare la conformità ai requisiti essenziali di sicurezza
  • Sottoporre la macchina a un esame tipo presso un organismo notificato (se richiesto)

Il fascicolo tecnico deve dimostrare la conformità della macchina ai requisiti della Direttiva. Esso deve riguardare, nella misura in cui ciò sia necessario a tale valutazione, la progettazione, la fabbricazione ed il funzionamento della macchina. Non si tratta di un manuale destinato all’acquirente perché raccoglie dati, descrizioni e calcoli, considerazioni di natura tecnica e documenti ufficiali. Quello che è indispensabile è che il fabbricante o il suo mandatario lo rediga in fase di costruzione, prima di redigere la dichiarazione «CE» di conformità. Non è indispensabile che tutta la documentazione sia materialmente disponibile in permanenza: basta che sia disponibile su richiesta (per almeno 10 o 15 anni a seconda delle caratteristiche).

Gli esperti di Tharsos vi possono supportare in tutte le fasi di applicazione della Direttiva macchine per l’osservanza della legislazione nazionale, l’applicazione in presenza di altre direttive specifiche, le procedure di valutazione della conformità, la stesura del fascicolo tecnico e del manuale di uso e manutenzione e nei rapporti con le autorità di controllo.

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