Che cos’è un elefante in azienda?
L’ambiente di lavoro è condizionato da fattori che non sempre riusciamo a vedere chiaramente: piccoli gesti, meccanismi inconsci e modi di comunicare che, senza volerlo, influiscono sulla qualità del lavoro e sul benessere lavorativo, in modo positivo o negativo.
Partiamo in prima istanza da due grandi temi. Sono i meccanismi e i comportamenti riferibili alle differenze di genere e ai conflitti intergenerazionali. Da un lato c’è il modo in cui percepiamo e comunichiamo con chi è diverso da noi per età, esperienze o punti di vista; dall’altro lato ci sono gli stereotipi di genere che ancora oggi, anche senza intenzione, condizionano le parole che usiamo, le scelte che facciamo e persino la distribuzione delle opportunità. Sono temi questi che toccano la cultura aziendale nel profondo e che incidono sul benessere psicologico, relazionale e valoriale di chi lavora. Non parliamo solo di benessere professionale in generale, parliamo di stress lavoro correlato, tecnostress, molestie e violenze di genere, temi imprescindibili nelle Valutazioni dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, riconosciuti e tutelati da un ampio comparto giuridico.
Cosa accadrebbe se imparassimo a riconoscere e a padroneggiare queste dinamiche?
L’elefante in azienda vive nei piccoli bias, nei giudizi automatici, nelle disuguaglianze date per scontate, nei silenzi che mantengono l’equilibrio apparente.
Ma vederlo cambia tutto. I rischi invisibili sono rischi concreti e possono essere misurati, valutati, prevenuti.
Quando riconosciamo l’elefante possiamo finalmente scegliere come agire, come comunicare e come costruire un ambiente di lavoro più consapevole, più sicuro, più umano.
Ci sono tante strade da intraprendere per poter intervenire, tutte guidate da un approccio metodologico che ci permetta di vedere e affrontare la dimensione del problema da molteplici punti di vista e di calarlo nella realtà specifica dell’organizzazione.
Tharsos abbina la rigorosa valutazione dei rischi all’uso strategico di nuovi linguaggi e metodologie formative. È attraverso la formazione consapevole che l’invisibile diventa visibile, trasformando i dati in azioni e cementando una cultura della sicurezza che conferisce forza tangibile alle persone e all’intera organizzazione.
Quindi l’elefante si può addomesticare?
Certo! Basta smettere di far finta che non esista.
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